Ancona e Venezia, due città, due porti affacciati nello stesso grande specchio
d’acqua. Per secoli si sono affrontate sul mare e sulla terra, alternando fasi di acerrima rivalità a momenti di pace e solidarietà, in nome degli interessi comuni. Per i veneziani – che difendevano la loro egemonia sull’Adriatico e il monopolio del commercio con l’Oriente – la potenza marinara di Ancona e lo sviluppo dei suoi traffici è stata talvolta fonte di ostilità. «I veneziani odiavano gli anconetani di un odio speciale», scriveva il filosofo e scrittore toscano Boncompagno da Signa.
Eppure, nella lunga storia che lega le due città, non sono mancati episodi di luminosa fratellanza: come nel caso della spedizione della nave Roma, un veloce vaporetto utilizzato per il rimorchio dei barconi lungo il Tevere, fatto arrivare ad Ancona niente meno che dal pontefice Pio IX per un’importante missione: portare a Venezia, assediata dagli
austriaci, viveri e rinforzi per resistere. A bordo vennero imbarcati alcuni patrioti dorici, soldati papalini di rinforzo, armi e materiale di sussistenza. Al ritorno, l’imprendibile nave veloce riportò malati e feriti, in una lunga spola di speranza e supporto per l’antica rivale sotto assedio.
Ancona celebra i mille anni di storia con la Serenissima con una suggestiva rievocazione risorgimentale, in programma domenica 20 maggio alle 18 nella banchina Nazario Sauro, per commemorare quel significativo episodio del 1848 che contribuì, tra gli altri, a far resistere la Repubblica di San Marco all’assedio austriaco per oltre sedici mesi.
L’evento, che vede ospite l’Amministrazione comunale di Venezia e prevede la partecipazione speciale dei rappresentanti della Regata Storica di Venezia, capitanati dalla campionessa Gloria Rogliani, è organizzato con la collaborazione di Cingoli 1848 e Portonovo 1811, e curato da CDC – Collettivo Delirio Creativo; la direzione artistica è
di Rosetta Martellini.