Archi di parole

Storie di quartiere da tramare, immaginare e consegnare
Si chiama Archi di parole il progetto di narrazione urbana sul Rione degli Archi, il quartiere considerato porta di accesso alla città, cerniera tra il centro storico e il porto pescherecci del Mandracchio. Se l’anno scorso sono stati gli stessi arcaroli a raccontarsi a tu per tu con la città per condividere dal vivo storie e vissuti, quest’anno diventano protagonisti i ragazzi delle scuole superiori di Ancona, coinvolti come scrittori/drammaturghi e come narratori/attori.
Le loro micro narrazioni incentrate sulle Storie di quartiere da tramare, immaginare e consegnare alla cittadinanza, vengono animate da un gioco interattivo che rende la partecipazione del pubblico ancora più consapevole e coinvolgente. Si parte con una provocazione… gli “Archi in vendita” come pretesto narrativo per mettere in luce le peculiarità e gli elementi di unicità di un quartiere attaccato al centro ma così diverso dal centro. Lo spunto di ciascuna storia – tanto poetico quanto provocatorio – è infatti una preziosità del quartiere da mettere in vendita (un luogo, una caratteristica, un’usanza) attraverso la messa in scena di una surreale compravendita cui il pubblico può rispondere con la migliore offerta. E tra le chicche del quartiere degli Archi, da riscoprire in una veste nuova grazie alla vitalità dei giovani “agenti di vendita”, non mancano tracce di memoria lievi e sublimi, ma anche insolite e graffianti.
Un modo originale e divertente, in programma sabato 19 e domenica 20 maggio nell'ambito del Festival Tipicità in Blu 2018, dalle 17.30 alle 19.30, per scoprire e raccontare il valore e i valori di questo storico quartiere.

Il progetto, ideato da CDC – Collettivo Delirio Creativo e Marchingegno srl, vede la partecipazione di numerosi studenti.

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